Il gheriglio è la parte commestibile della noce, protetta dal mallo, la parte coriacea del frutto, ho fatto il paragone con una noce per il semplice fatto che secondo me l'essere umano indossa una corazza costruita nel tempo, invisibile, e il gheriglio è tutto ciò che fa parte delle interiorità, delle emozioni nascoste, gli stati d'animo, la poesia.
Gheriglio che è tempo, è il tempo giusto affinchè le emozioni escano per raccontarsi ed esprimere le proprie emozioni, i propri pensieri liberamente, e tutto ciò viene fuori da sé, come se una forza esterna interviene a spaccare un guscio che cela la parte buona di noi, liberandola dalle amarezze, dal peso di una vita che ha causato tante sofferenze, ma anche condividere risvolti positivi del proprio vissuto.
Quando il tutto rema contro ed a volte ci isoliamo facendo i conti con noi stessi, credo che il fatto di scrivere i nostri stati d’animo possa aiutare ad uscirne fuori, fa parte di un percorso di crescita affinchè il nostro io venga fuori e ci si veda, per quel che siamo, la consapevolezza dell’essere con la propria forza ed i propri limiti.
Siamo tante noci in una distesa di prato, cadute da un albero e raccolte per essere gustate dal palato che è vita.